venerdì 25 marzo 2011

4 buoni motivi per pensare

Il pensatore, come ve lo immaginate? Come quell'arcifamosa statua di Rodin, ci scommetto: seduto, assorto, cariatide di se stesso, con quel gomito poggiato sul ginocchio e il pugno sotto il mento, a reggere la testa  pensante e perciò pesante. Eppure il pensatore ha un fisico da marcantonio, ci avete fato caso? Ore e ore di palestra, di body building sembra essersi fatto. Mmmm...(sto pensando), qual è il messaggio? Che l'astrazione si incarna nella concretezza, che il pensiero, insomma, aiuta a vivere. Ho scoperto l'acqua calda? Osservate due persone che litigano di brutto, e chiedetevi se le nefandezze che si lanciano (dagli insulti agli oggetti contundenti) le hanno pensate prima.
Diceva Flaubert che le cose che ci costringono a pensare di solito vengono accantonate.Già, guardare la vita sotto diversi punti di vista, lanciare lo sguardo oltre i luoghi comuni - questo significa pensare - costa fatica e (orrore!) ci espone al temutissimo giudizio degli altri.
Eppure esistono ottimi motivi per farla, questa fatica. Intanto ne elenco qui  4:
  1. reagire in modo meno impulsivo, e quindi più costruttivo, in molte occasioni (vedi la litigata di cui sopra)
  2. permette di capire, almeno parzialmente, il punto di vista delle altre persone e agire di conseguenza;
  3. permette di trovare soluzioni a problemi che sembravano insormontabili;
  4. avere un mondo più grande in cui ridere, giocare, amare, in una parola vivere. Questo è il punto più importante, perché amplifica la prospettiva, permette di dare qualche scossone a luoghi comuni e pregiudizi . Inoltre stimola la curiosità e la voglia di conoscere. Così la mente si apre verso molte più esperienze e persone.
    Non resta che provare. Magari rivivendo un litigio (sempre quello mi viene in mente) dal punto di vista dell'altro, analizzando una situazione in cui si è subito un torto e sforzandosi di superare la gabbia del giusto/ingiusto. Niente gabbie per gli spiriti liberi.

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